Una proposta di Ricerca, Sperimentazione e Apprendimento

IL FOCUS DELLA RICERCA NEL LABORATORIO "UMANAUTI"

Mai come in questi anni si è fatto complesso definire gli esseri umani e la loro essenza distintiva e caratterizzante. E’ una fortuna che si sia individuata la tecnica dei trapianti e che si siano scoperte affinità fisiche con animali che –in caso di grave malattia- possono trasformarsi in "donatori di organi". Così come le protesi meccaniche sono una benedizione per molti che vivono il dramma della perdita di un arto. Anche il fenomeno relativamente recente delle "mamme in affitto", che si sta evolvendo in ricerche sperimentali o stimolate da problemi di salute nella "maternità intenzionale" per generare cioè un figlio con caratteristiche definite, apre prospettive inquietanti che diventano più eclatanti se si pensa alla pecora Dolly, il primo (dichiarato) essere vivente clonato. Senza parlare degli organismo geneticamente modificati. Siamo riusciti a creare "campi luminosi" mescolando i geni delle lucciole con quelli del tabacco: arriveremo ad applicare queste cose agli esseri umani?

D’altra parte il desiderio di dominare la vita e la morte caratterizza e influenza l’esperienza umana fin dal Paradiso Terrestre.

Ora la situazione si sta ulteriormente complicando anche per il fenomeno contrario: gli uomini stanno sempre più umanizzando le macchine: i computer che vent’anni fa facevano solo semplici operazioni matematiche, ora sono in grado di controllare i satelliti, di giocare a scacchi, di parlare, di imparare dalla loro stessa esperienza, di "reagire" con comportamenti imprevisti agli stimoli umani. Ciò ha reso possibile l’esplorazione di Marte, ma anche la cottura del nostro pollo mentre noi siamo a far spese e la risposta "empatica" del computer al nostro nervosismo (quanti di noi hanno sperimentato la stampante che smette di funzionare se noi non le stiamo accanto mentre lavora o se siamo impazienti?). L’ultima tappa in questa direzione è la nascita della rete. Internet ha moltiplicato le possibilità di comunicazione, consentendo di interpretare identità multiple. Se è pur vero che tutto questo è destinato ad essere superato, con l’introduzione delle webcam e degli strumenti di comunicazione verbale, fino ad ora il sistema permette una completa mimetizzazione. Chi manda una e-mail, partecipa ad un forum o ad una chat può presentarsi con i suoi veri connotati o inventarsi un’identità che può essere ogni volta differente o addirittura può essere sostituito in alcune funzioni elementari dalla macchina stessa o dal programma che la gestisce. D'altro canto dicendo "veri connotati" a cosa ci riferiamo? L'aspetto fisico può essere camuffato con l'abbigliamento, il trucco, i tatauggi, il piercing o con la chirurgìa plastica e la deriva transex. Gli aspetti culturale, psicologico e morale sono già frantumati e molteplici anche "dentro" ogni soggetto. Reale e immaginario si intrecciano ogni giorno nella vita sociale e nella vita psichica, mutando nel tempo e nello spazio. E' vero ciò che un soggetto sente dentro, pensa o desidera o è vero ciò che esprime e mostra? O sono entrambe verità, su piani diversi? Nessuno di noi è lo stesso soggetto, in senso fisico e psicologico, a distanza di cinque o dieci anni, sul posto di lavoro e nel proprio salotto, da solo e in compagnia.

In tutto questo noi, convinti che analizzare le conseguenze delle azioni sia importante, ci chiediamo quale sia il limite distintivo fra umano e NON: quando un uomo con trapianti e protesi si può considerare tale e quando diventa il "cyborg" descritto in tanti romanzi e film di fantascienza. Qual è l’essenza umana? In fondo questa domanda non è molto diversa da quella che si è posto Darwin quando ha scoperto l’evoluzione delle specie che ha portato dall’ameba all’uomo o, forse ancora più inquietante, quando è diventata innegabile la nostra parentela con le scimmie e gli scimpanzé. Quando è nato il primo essere che possiamo considerare umano?

Per condividere questa ricerca, proponiamo, dopo ben 27 esperienze faccia a faccia realizzare nell'arco di 20 anni, un 1°Laboratorio Telematico di Ricerca e Simulazione che si propone di rispondere a queste domande:

  1. Cosa distingue un essere umano dalle altre entità animali, naturali o meccaniche?
  2. In che modo il web influenza o altera il concetto di umano?
  3. I gruppi e le comunità sul Web funzionano in modo diverso che fuori dal Web?