Relazione conclusiva Fase 1 Progetto VICO

 

Premessa

La Fase1 del progetto VICO si è concluso con ampia soddisfazione sia dei partecipanti che dello staff. Alla luce dei recenti avvenimenti che hanno coinvolto la sanità milanese, l'idea di un rafforzamento del Servizio di Vigilanza e Controllo della ASL di Cremona può considerarsi profetico.

Il progetto VICO aveva la finalità di rafforzare complessivamente il SVC, il funzionamento dei subsistemi, e le competenze dei singoli operatori. Queste finalità sono ovviamente ottenibili con un processo di medio-lunga durata, consolidato da un'azione parallela ed armonica dell'ente formatore e della dirigenza.

La Fase1 ha tradotto le finalità suddette in azioni formative aventi i seguenti obiettivi:

  • rafforzamento dell' autostima, della sicurezza e della motivazione degli operatori
  • aumento delle competenze organizzative, relazionali e cognitive degli operatori
  • aumento e chiarimento delle comunicazioni fra gli operatori ed i subsistemi
  • definizione e stabilizzazione delle procedure e dei processi organizzativi

Questi obiettivi sono stati perseguiti mediante seminari ed incontri di lavoro specifici, ma anche attraverso accorgimenti particolari nel processo formativo:

  • un sistema di evaluation trasparente e partecipato
  • l'attivazione del gruppo VICO in funzione di rappresentanza dei partecipanti e monitoraggio del processo
  • l'esatta riproduzione nelle attività (contenuti, metodi, orari) delle caratteristiche fissate dal Progetto

Particolare importanza assume la Piattaforma di Lavoro Condiviso che può avere un significativo ruolo di coesione, oltre che di efficienza operativa.

 

Risultati (vedi grafici Link)

La partecipazione al Corso è stata elevata anche da un punto di vista numerico, sia per gli incontri plenari che per quelli dei gruppi specifici (Vi.Co., Gruppo Piano Controlli e Responsabili apicali). Agli incontri collettivi (15 giornate distribuite nell’arco di sei mesi) sono stati presenti mediamente 25 operatori (da un minimo di 22 ad un massimo di 28), gli assenti hanno sempre comunicato in anticipo il motivo. In qualche occasione ha preso parte alla formazione addirittura chi era in ferie.

Il sistema di evaluation del Corso prevedeva tre strumenti di misurazione: questionario di valutazione dei seminari; scheda di autodiagnosi di capacità, scheda di auto/eteropercezione.

Le attività formative proposte hanno costantemente registrato punteggi molto alti in relazione ai vari aspetti esaminati e indipendentemente dalla tematica proposta nei singoli incontri: la media complessiva del differenziale semantico (che analizzava il seminario in termini di utilità, interesse, soddisfazione, congruenza con gli obiettivi) riporta un punteggio di 78/100, superando il 90/100 in alcuni seminari . Questo nonostante la difficoltà avvertita nelle varie sessioni (grado di semplicità dei seminari 41/100). Anche il metodo utilizzato ha ottenuto risultati elevati (complessivamente 79/100) per quanto riguarda l’efficacia, non scendendo mai sotto il 70/100. Infine i partecipanti si sono sentiti attori del processo formativo: il grado medio complessivo di contributo alla riuscita si attesta in 68/100, superando 70/100 in alcuni seminari. (Per i risultati dettagliati cfr. Link)

Il questionario di autodiagnosi delle capacità aveva l’obiettivo di monitorare la percezione che i partecipanti avevano delle proprie competenze personali/professionali e se e quanto queste percezioni avrebbero subito modificazioni in relazione all’attività formativa. Per questo lo strumento è stato somministrato tre volte: prima dell’avvio dell’attività formativa, a metà del percorso e al termine dell’ultimo seminario della prima fase. Proprio perché intendeva misurare modificazioni individuali, questa scheda è stata siglata dai compilatori con un nome simbolico (identico per le tre distribuzioni) che, senza svelare la singola identità, permettesse di seguire oltre che l'andamento collettivo anche quello individuale.(Per i risultati dettagliati cfr. Link)

Come si può vedere dalla tabella seguente, per 18 persone è stato possibile ottenere il confronto tra la prima e la terza osservazione.

I risultati evidenziano una crescita complessiva di tutte le competenze di quasi un punto e mezzo, attestandosi su un’ottima media  (7,8/10). Nel dettaglio, le competenze che hanno registrato l’incremento maggiore (quasi 2 punti) sono lettura ed interpretazione dei dati, gestione dei conflitti e assunzione del ruolo, tematiche ampiamente trattate nel corso dell’attività formativa.

Risultati collettivi degli stessi rispondenti I e III somministrazione Tot 18

Capacità di: (1=per niente…10=massimamente - valori medi)

 

I somm

III somm

Diff (III-I)

Lettura e interpretazione dati

6,1

7,8

1,7

Gestione conflitti

5,7

7,4

1,7

Assunzione ruolo

6,7

8,4

1,7

Comunicazione

6,4

7,6

1,2

Propositività

7,1

8,2

1,1

Osservazione/ascolto

7,3

8,1

0,8

Negoziazione

6,3

7,0

0,7

Collaborazione

7,8

8,3

0,5

Totale capacità

6,7

7,8

1,2

Nonostante gli ottimi risultati raggiunti i partecipanti si sono dichiarati desiderosi di apprendere ancora: nell’eventualità di un proseguimento dell’attività formativa la stragrande maggioranza (68%) vorrebbe approfondire gli aspetti psicologici e poco meno della metà (41%) gli aspetti tecnici e strumentali.

La scheda di auto/eteropercezione ha monitorato, per l’appunto, le percezioni dei partecipanti in relazione a collettivi “importanti” al fine dell’intervento formativo: Distretti; formatori Arips; Enti Gestori; Équipe di lavoro; Responsabili Apicali; Servizio BAC. Anche questo strumento è stato compilato prima dell’avvio dell’attività formativa, a metà del percorso e al termine dell’ultimo seminario della prima fase.(Per i risultati dettagliati cfr. Link)

Come si nota dalla tabella, la percezione dell’Équipe è l’unica ad essere rimasta, mediamente invariata, risulta aumentata in positivo quella degli Enti Gestori e dell’Arips, che cresce rispettivamente di 3 e 10 punti; al contrario diminuisce la considerazione nei confronti dei Responsabili apicali, dei Distretti e del Servizio BAC. In particolare gli Apicali, alla fine del percorso, sono percepiti molto meno motivati (perdono 31 punti, scendendo da 71 a 40) e gratificati. A questo proposito i Distretti, che avevano già in partenza un punteggio basso legato alla gratificazione (40/100), sono considerati ancora meno soddisfatti dell’inizio. Viene ridimensionato il potere attribuito agli Enti Gestori che, nella seconda somministrazione, aveva registrato il valore più alto in assoluto in relazione a questo aggettivo tra tutte le Entità (68/100). Leggendo i risultati parrebbe che, all’interno dell’ASL al momento attuale, non ci sia nessun organismo dotato di potere, infatti anche i Distretti, l’Équipe e il servizio BAC, che registrano un incremento in relazione a questo aspetto, hanno valori inferiori a 50/100 (rispettivamente 44, 41 e 49).

Modifica di percezione tra I e III somministrazione

 

A - Distretti

B – Arips

C – Gestori

D – Équipe

E – Apicali

F – BAC

Motivati

-16

6

6

3

-31

-5

Amici

-2

12

-3

-7

-9

-3

Gratificati

-5

9

2

-3

-19

-3

Competenti

0

7

10

5

-10

1

Decisi

-1

12

0

-3

-14

7

Collaborativi

0

24

2

-2

-10

-1

Potenti

6

2

-4

3

-7

3

Media

-3

10

3

0

-14

-1