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Il 6 Luglio 2003 si è tenuto l'incontro
conclusivo del Convegno LEWIN, POLITICA, FUTURO. Il Convegno si è
tradotto in 10 relazioni-stimolo, 3 chat, 7 interventi nel Forum.
All'incontro conclusivo erano presenti: Milena Ambrosini, Cristina
Bertazzoni, Guido Contessa, Roberto Frigerio, Annalisa Longari, Alberto
Raviola, Margherita Sberna, Enzo Spaltro, Luciano Vacca. Il dibattito
è stato intenso e produttivo, e quelle che seguono sono le
conclusioni personali del Presidente.
Lewin offre numerosi stimoli generativi, il primo dei quali mi sembra
il paradigma dello "spazio". Una lettura della psicologia
a partire dallo spazio può ofrirci oggi numerosi stimoli.
- Geografia: confini, perimetri e frontiere - Una lettura
a partire dalla geografia dei confini e delle frontiere può
dare suggestioni non solo nelle questioni macrosociali o politiche,
ma anche individuali e gruppali.
- Geometria: aree e volumi (forme) - Lo spazio lewiniano
non è bidimensionale ma pluridimensionale, cicchè
le "forme" (i sistemi) vanno analizzati su un insieme
di assi praticamente infiniti.
- Spazio=Movimento - Spazio e movimento appaiono lewinianamente
due concetti intrecciati. E li Movimento nello spazio può
avere diversi caratteri:
- statico (pulsazione, contrazione, espansione)
- locomotorio (spostamento, penetrazione, affiancamento,
fusione, separazione, inglobamento)
- temporale (memoria, consapevolezza, progetto)
- virtuale (navigazione e strumenti interattivi
del web
- Epistemologia:
- il movimento è indeterministico, biologico
e culturale
- l'assenza di movimento è deterministico,
inorganico e meccanico
- Suggestioni per il pensare ed il fare: future piste di ricerca
ARIPS
- restyling dello spazio del socius e della polis
(tecniche della democrazia)
- riconsiderazione dei confini e dei volumi dei
target di intervento (grandi gruppi)
- riconsiderazione del focus temporale nei settings
di intervento (tecniche del futuro)
- valorizzazione del movimento virtuale come
tecnica di intervento (web come mezzo)
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