|
La
Giustizia privata online
|
Esigere l'inesigibile
|
Cos'è
e come funziona la Corte di Equità È composta dai cittadini di PSICOPOLIS con il compito di amministrare non la giustizia, che riguarda le leggi, ma l'equità popolare, che riguarda l'etica e il senso comune. La CORTE è rappresentata da un Primo Arbiter, sorteggiato fra i membri ogni due anni, il cui compito è quello di gestire le procedure di accoglimento e smistamento dei casi. Primo Arbiter per gli anni 2000-2001 è stato il cittadino . Il sorteggio dell'Agosto 2001 ha indicato per il biennio 2002-2003 il Cittadino . Per il 2004-2005 è stato sorteggiato. Tuttavia, per ogni caso sottoposto alla CORTE, riguardante la vita dentro e fuori PSICOPOLIS, viene sorteggiato un altro primo Arbiter, che deciderà la procedura relativa allo stesso. Se i casi che vengono sottoposti alla CORTE riguardano questioni di PSICOPOLIS, basta un solo ricorrente. La CORTE può anche arbitrare casi esterni, se sottoposti da due contendenti che si impegnano a rispettarne il verdetto. La filosofia della Corte di Equità La
giustizia italiana è ormai del tutto impraticabile. La grottesca
giacenza di 1 milione di cause in attesa di giudizio, dice che,
a meno che la questione non riguardi somme sopra del miliardo di
lire, è del tutto insensato ricorre ai Tribunali. E' esperienza
comune che le cause civili non finiscono mai, e quando finiscono,
anche chi vince deve pagare più di quanto la sentenza gli ha riconosciuto.
E' ormai maturo il tempo di sperimentazioni alternative private
di arbitrato, giustizia e negoziazione. La CORTE
di Equità è una forma di sperimentazione per la soluzione dei conflitti.
1.
accordo fra le parti per ricorrere alla CORTE
e rispettarne le sentenze, rinunciando a priori al ricorso alla
Giustizia pubblica |