beta, 2011 e seg.
Alla ricerca dei mattoni della psiche (opera in progress di G.Contessa)
Non possiamo non essere figli. Non possiamo non essere fratelli in umanità
1 - Psicoma
Struttura della personalità
2 - Proteoma e Metaboloma
Funzionamento interno e relazionale
3 - Competenze/Carenze
Profili e test diagnostici
4 - Connettoma
Psicoma del soggetto plurale
Infiniti

"La mente dell'uomo è capace di qualunque cosa, perchè in essa c'è tutto, tutto il passato ed anche tutto il futuro".
Conrad "Cuore di tenebra"

"..Con l'aiuto dei nostri strumenti logico-matematici viene descritta una serie di fatti clinici e di concetti. Tra questi sono proposti i seguenti:

I) L'interpretazione del principio di simmetria in termini di insiemi infiniti, che prende le mosse dall'osservazione che l'inconscio stabilisce l'identità tra il tutto e la parte. Questo fatto, a sua volta, può essere visto come una conseguenza del principio di simmetria che mostra una piena conformità della formulazione logica proposta con la realtà clinica effettiva. La singolare identità tra il tutto e la parte, così in contrasto con la logica aristotelica, mi ha portato ad applicare la definizione di Dedekind di insieme infinito come l'insieme in cui il tutto e la parte propria hanno lo stesso numero cardinale. Se interpretiamo l'identità tra il tutto e la parte come significante che essi hanno lo stesso numero cardinale, dobbiamo concludere che ogniqualvolta incontriamo tale identità, l'inconscio sta trattando o considerando un insieme infinito.

2) La nozione che l'inconscio profondo non rimosso tratta con insiemi infiniti e soltanto con essi. Ciò getta una nuova luce sul concetto di spostamento, simbolo, sublimazione e una varietà di altre concezioni psicoanalitiche fondamentali.

3) La proposta di una distinzione tra insiemi infiniti estensivi e intensivi, che permette di differenziare vari tipi di manifestazioni mentali.

4) La nozione di funzioni mentali che hanno un massimo e un minimo, ambedue di valore infinito: in altre parole, quella che ho chiamato la legge degli insiemi infiniti positivi o negativi. Ciò tocca il problema dell'assenza dello zero nell'inconscio e rende possibile vedere sotto nuova luce l'intuizione di Freud sull'assenza di negazione dell'inconscio.

5) La nozione che l'inconscio tratta con insiemi infiniti che hanno non solo la potenza del numerabile ma anche quella del continuo. In parole più semplici, anche se forse inesatte, tratta con infiniti di infiniti. Questo fatto sembra essere importante nella comprensione della mente. Le conseguenze e gli sviluppi di tali nozioni sono per ora imprevedibili, ma certamente sono suscettibili di schiudere vaste possibilità.

6) La nozione che le grandezze dell'emozione sono una funzione del livello di profondità, che, a tal riguardo, viene inteso non come stadi di sviluppo ma come proporzione tra pensiero simmetrico e asimmetrico.
iQuesto fatto ha una grande importanza teorica e pratica nel lavoro psi.coanalitico. Detto semplicement, in una data manifestazione quanto più è resente è l'inconscio profondo, tanto maggiore sarà la grandezza (nel senso matematico del termine) dell'emozione: nei livelli profondi vi sarà un valore infinito della stessa grandezza. Questa formulazione può, a mio
parere, essere il punto di partenza di nuovi sviluppi circa il problema della grandezza degli affetti, delle cosiddette catexes, visto da una diversa angolazione.

7) La nozione della coesistenza di vari livelli in una data persona in un dato momento. Questo fatto, certamente conosciuto, sin dagli inizi della psicoanalisi, viene qui proposto sotto un'altra veste; ciò significa tra l'altro che la stessa emozione ha contemporaneamente valori diversi della stessa grandezza. Ciò è sconcertante anche se completamente in accordo con gli argomenti qui sviluppati. Ovviamente, le implicazioni di ciò debbono ancora essere esplorate.

8) La nozione che verso i livelli più profondi, dove si trova la «simmetria pura» e quindi dove non esistono le nozioni di spazio e di tempo (cioè il livello dell' essere in contrasto con il livello dell' avvenimento), non vi può essere nessuna aggressività nel senso di distruzione. Credo che questa visione getti luce sul concetto di istinto di morte, che è stata forse una delle intuizioni più profonde di Freud, da lui, però, presentata in una maniera oscura e anche molto suscettibile di esser criticata per
la mancata utilizzazione, da parte di Freud, di strumenti tecnici appropriati. Questo approccio porta a un altro modo di vedere il problema del male nell'uomo. .....

Ignacio Matte Blanco "L'inconscio come insiemi infiniti" (1975), Einaudi, Torino, 1981, pagg.20-21